U.F. 4 – Le parole e il paesaggio

In questo fine settimana abbiamo occupato

“un paesaggio virtuale”!

Venerdì 17 e sabato 18 marzo, nell’ambito dell’U.F. 4 – Le parole e il paesaggio, si sono svolti due interessanti incontri on line del corso ‘Leggere il paesaggio’.

Grazie a Nadia Terranova che con maestria ci ha guidati in un percorso alla scoperta dei paesaggi tra fiabe, albi illustrati e romanzi.

Molto attenta la risposta da parte dei docenti partecipanti al corso, una rete che si è dimostrata ben affiatata e felice di lasciarsi guidare in un viaggio in cui ad ogni tappa guardare fuori da noi e inevitabilmente anche guardarsi dentro.

Nadia ha coinvolto il gruppo dei docenti in un inaspettato laboratorio di scrittura in cui la voce dello Stretto di Messina è stata declinata da ciascun partecipante e ha preso la forma di molteplici paesaggi interiori.

Grazie di cuore a Nadia Terranova



12 e 13 aprile

Un ospite speciale ha guidato il nostro viaggio attraverso la parola poetica, l’incontro con lo scrittore Roberto Piumini, premio Rodari alla carriera 2020, è stato un momento di grande intensità.

Ascoltarlo ci ha permesso di apprezzare cosa vuol dire scrittura poetica, fare esperienza di quale magia si possa realizzare quando ad utilizzare le parole è un poeta.

Ma come è fatta la poesia?

È fatta di parole che si contano e si cantano, parole come strumenti per incantare, parole che prima di essere senso sono suono, ritmo e immagine. La poesia è “il teatro delle parole”. Le parole sono pensate come ritmo. Solo un esperto giocoliere riesce a usarle con abilità, suscitando meraviglia e stupore in chi lo ascolta.

È possibile insegnare a scrivere poesie a scuola?

Piumini racconta le sue tante esperienze con i ragazzi, ricorda in particolare quelle da cui è nato ‘Calicanto. La poesia in gioco’ (Einaudi), libro scritto insieme all’insegnante Ersilia Zamponi, e ‘La capra Caterina’, con le illustrazioni di Antonio Ferrara (Interlinea), esperienze che dimostrano che “imparando a giocare con il ritmo, con il suono e con l’immaginazione la poesia rivela i suoi ingranaggi e le sue visioni, le sue regole e le sue astuzie, la sua grammatica e la sua fantasia.”

Un esperimento ci ha permesso anche di vedere come la poesia possa nascere dalle figure. Guidati da Venera Leto, divisi in piccoli gruppi, armati di cartoncino bianco, carte colorate, colla, forbici e pennarelli abbiamo realizzato un elaborato grafico, scegliendo tra i temi proposti: paesaggio di mare, paesaggio di terra, festa, funerale.

I nostri elaborati, poi consegnati a Piumini, sono diventati per lui stimolo espressivo per la scrittura poetica. Dalle immagini, tra le sue mani sapienti, sono venute fuori le parole che hanno preso il ritmo del sonetto, della canzone, della ballata.

La lettura ad alta voce e la condivisione dei testi poetici ha portato i partecipanti ad un passo successivo: interrogarsi sulle relazioni tematiche, linguistiche ed emotive esistenti tra i due testi, quello poetico e quello grafico. Sorprendenti le relazioni venute fuori, motivo di meraviglia scoprire come il poeta è stato profeta!

Per concludere, Piumini recita per noi ‘Il piegatore di lenzuoli’ (Marietti 1820), testo che sta portando in teatro accompagnato dalla fisarmonica di Nadio Marenco, lasciandoci assaporare parole che sono suono, ritmo e musica.

Grazie alla generosità di Roberto Piumini per tutto ciò che ci ha donato!


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